Gli alimenti ricchi di Iodio

Iodio: cos’è e a cosa serve?
Lo iodio, dal greco iodes (violetto), è un elemento (come l’ossigeno, l’idrogeno, il calcio, ecc.) diffuso nell’ambiente in diverse forme chimiche, è infatti contenuto nelle rocce, nel suolo e nell’acqua Lo iodio dei mari evapora per tornare sulla superficie terrestre attraverso le piogge ed essere poi assorbito dalle piante. Quindi sì, respirare acqua marina fa bene al nostro organismo. E mangiare verdure coltivate in terreni ricchi di iodio anche. Cerchiamo ora di capire perché.

Un amico della nostra tiroide
Lo iodio è un micronutriente essenziale presente nell’organismo umano in piccole quantità e concentrato quasi esclusivamente nella tiroide, ghiandola endocrina che produce due ormoni che regolano numerosi processi metabolici n e svolgono un ruolo importantissimo nelle prime fasi della crescita e nello sviluppo di diversi organi. L’accumulo di iodio nella tiroide crea una sorta di “riserva”, ma non per questo possiamo deliberatamente evitare di assumerne, al punto che il Ministero della Salute (attraverso l’Istituto Superiore di Sanità) consiglia di utilizzare sale arricchito di iodio, che ha lo stesso aspetto del sale da cucina e non presenta odori o sapori particolari, né altera quello dei cibi a cui viene aggiunto.

Dosi consigliate
Per quanto riguarda il fabbisogno giornaliero di iodio, il Ministero della Salute ne raccomandano l’assunzione di 150 mcg da aumentare fino a 200 mcg per la donna in gravidanza e durante l’allattamento. Lo iodio è infatti fondamentale per lo sviluppo fisico, intellettivo e neurologico del bambino. E’ stata riscontrata una certa correlazione, tra alcuni lievi ritardi cognitivi del linguaggio, della lettura e della comprensione di testi  da parte dei bambini e gestanti che hanno seguito diete particolarmente povere di iodio durante la gravidanza.

Carenza
Se lo iodio è particolarmente indicato in gravidanza, va detto anche questo minerale è importante anche in età adulta, in quanto una carenza potrebbe causare disfunzioni di vario tipo. La conseguenza più nota è il gozzo, ovverosia l’ingrandimento della tiroide, una patologia che, stando ai dati riportati dal Ministero della Salute, in Italia affligge circa 6 milioni di persone ovvero più del 10% della popolazione. Il gozzo rappresenta un iniziale adattamento della ghiandola, che diviene più attiva nel tentativo di produrre quantità di ormoni adeguate alle necessità dell’organismo. Sebbene il gozzo sia l’effetto più frequente, le conseguenze più gravi della carenza di iodio sono rappresentate dai danni a carico del sistema nervoso centrale e periferico, per il cui sviluppo sono essenziali gli ormoni tiroidei.

Alimenti ricchi di iodio: la lista
L’organismo produce questo micro-nutriente così prezioso per l’accrescimento corporeo solo in minime quantità, quindi la fonte principale resta il cibo. Nella lista degli alimenti che lo contengono ai primi posti ci sono i crostacei ed il pesce, con rispettivamente 300 e 115 mg per 100 gr di prodotto.
Ma ecco la lista dei principali alimenti che contengono iodio.
  • crostacei
  • pesce di mare
  • molluschi
  • sale marino
  • latte vaccino
  • uova
  • frumento e cereali vari
  • pesce di lago o di fiume
  • carne
  • frutta
  • legumi
  • ortaggi
*Notizia ripresa da IlgiornaledelCibo.it

Data 10/08/2017 Categoria Consigli Nutrizionali
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